Gli ultimi studi di neurocardiologia evidenziano che il cuore agisce come se avesse una sua propria “mente”, una intelligenza mista, emotiva e razionale, che influenza profondamente il nostro modo di percepire il mondo, la nostra capacità di risposta agli stimoli ambientali, agli stati emotivi, regolando e modulando i sistemi che presiedono le attività logiche e viscerali.
Il Cuore possiede una rete di decine di migliaia di neuroni, capaci di contenere percezioni proprie, di memorizzare informazioni provenienti dall’esterno e dall’interno, di inviare segnali al cervello in misura maggiore di quanto non ne riceva da questo. Inoltre si comporta come una piccola fabbrica di ormoni.
Genera un Campo Elettro Magnetico (CEM) 60 volte superiore per ampiezza e 5000 volte superiore per la forza a quello generato dal cervello contenuto nel cranio. Il CEM del cuore può essere misurato a due o tre metri di distanza con speciali magnetofoni a superconduzione quantica.
Ciascun battito cardiaco trasmette sangue e conoscenze, apre circuiti neurologici, ormonali, immunologici, emozionali e soprattutto comportamentali influenzando profondamente la nostra salute fisica e mentale.
Recenti ricerche sul ritmo cardiaco hanno dimostrato quella che viene definita la “Coerenza Cardiaca”. In fisica il concetto di coerenza è utilizzato per descrivere l’interazione tra sistemi oscillanti che entrano in fase.
In fisiologia i ricercatori parlano di coerenza cardiopsicologica quando sistemi dotati di attività ritmica come il sistema cardiovascolare, il sistema respiratorio, il sistema nervoso, il sistema endocrino, il sistema immunitario e vari sottosistemi, lavorano in sincronia. In questi sistemi il cuore è il “direttore d’orchestra” poiché è capace d’innescare la “coerenza” di base, per la costituzione di “un’Orchestra ordinata e coordinata”.
Il tempo che intercorre tra un battito e l’altro non è costante. Questa irregolarità viene definita variabilità cardiaca (HRV Heart Rate Variability), un indice non solo di vitalità del cuore ma anche di prognosi nel post-infarto e nelle aritmie cardiache. Rappresenta l’abilità del cuore di adattarsi rapidamente di volta in volta ai cambiamenti fisiologici del ritmo respiratorio, stati emozionali, ansia, stress, attività fisica, sonno, rilassamento ecc.
Un soggetto sano è colui che possiede un buon grado di variabilità cardiaca, cioè un buon grado di adattabilità psicofisica alle imprevedibili svolte della sua vita.
Il cuore può lavorare con due modalità registrabili: un modello caotico e uno coerente.
Quando l’HRV è in modalità caotica si registra una onda estremamente disordinata con variazioni deboli, accelerate e frenate che si succedono alla rinfusa.
In coerenza la variabilità dei battiti è forte, con fasi di accelerazione e rallentamento alternate, rapide e regolari. Questa onda visualizzata sui monitor si presenta elegante, sinuosa, armoniosa, perfettamente “coerente”.
Fra la nascita in cui la variabilità è piú accentuata, e l’approssimarsi della morte in cui la variabilità è bassa perdiamo il 3% di variabilità all’anno. Questo significa che il cuore perde la capacità di adattamento, un segno di vecchiaia, ai cambiamenti fisici ed emotivi.
L’HRV in coerenza è un indicatore di benessere psicofisico ed è un indice perfettamente misurabile, con apposite apparecchiature informatiche.
Si è visto che quando l’HRV è in fase il sistema cardiovascolare entra in modalità di trascinamento, migliorando le performance cognitive e soprattutto sperimentando emozioni positive come gioia, apprezzamento, gratitudine, amore….
Il cuore portato in “coerenza” guida il funzionamento del cervello chiamato alla sincronia emisferica, e questo si traduce nell’acquisizione di una coscienza Superiore, che attiva una nuova capacità di gestire emozioni come la collera, l’ansia, la depressione…
Malattie del cuore come infarto ed ictus, aritmie, angina pectoris, ma anche malattie del sistema gastroenterico, urogenitale, diabete mellito, artrite reumatoide, distimie, fibromialgie, tumori si avvantaggiano di queste conoscenze.
Anche se induce la calma interiore la coerenza cardiaca non è un metodo di rilassamento ma di azione. In coerenza cardiaca si può entrare in qualsiasi momento della giornata sia quando si hanno 120 pulsazioni al minuto sia quando se ne hanno 55.
Gli effetti della coerenza elettromagnetica del cuore sono formidabili: controllo dell’ansia, della depressione, abbassamento della pressione arteriosa, guarigione piú veloce delle ferite, rapidità dell’apprendimento e della memorizzazione, stimolazione del sistema immunitario, regolarizzazione dei cicli ormonali, aumento del tasso del DHEA l’ormone che rallenta i processi d’invecchiamento, massimizzazione del piacere fisico e mentale.