La SINDROME METABOLICA è una situazione clinica nella quale diversi fattori fra loro correlati concorrono ad aumentare la possibilità di sviluppare patologie a carico dell’apparato circolatorio e diabete. Si distinguono diverse anomalie metaboliche, quali obesità centrale, dislipidemia, resistenza all’insulina, ipertensione arteriosa e disfunzione endoteliale. La sindrome metabolica racchiude un insieme di fattori di rischio cardiovascolare che si intrecciano per creare un singolo fattore di rischio multiplo per la patologia aterosclerotica, come risulta anche dal report del National Cholesterol Education Program o NCEP che la associava primariamente agli alti livelli di colesterolo-LDL; solo successivamente, altri studi posero le basi per la ricerca di un comune denominatore alla base dell’eziologia di questo insieme.
Il concetto di FITNESS METABOLICO venne originariamente introdotto da Jean Pierre Després e colleghi, i quali segnalarono che l’aumento dell’attività fisica può ridurre le probabilità di insorgenza del diabete mellito e delle malattie cardiovascolari. La patologia della sindrome metabolica descrive una tendenza a fattori di rischio come l’obesità addominale e viscerale, e l’alta pressione. Després sostiene che lo stile di vita sedentario è tossico per la salute metabolica dei pazienti obesi, perché prevede il consumo di troppi cibi che portano ad un bilancio calorico positivo, portando la popolazione obesa a consumare sempre più calorie di quelle consumate. Piuttosto che focalizzarsi sulla riduzione del peso corporeo, egli raccomanda una dieta sana e bilanciata con meno grassi e carboidrati raffinati, e un aumento dell’attività fisica quotidiana. Inoltre, secondo Gaesser, il fitness metabolico è legato all’insulina, o più correttamente all’insulinoresistenza, un problema associato spesso al diabete mellito.
Anche lui, come Després, sostiene che questa condizione può essere migliorata dal consumo di cibi sani e attività fisica regolare.
Fonte: https://it.wikipedia.org